Il mosciolo selvatico: un patrimonio da salvaguardare

Il mosciolo selvatico di Portonovo, pregiato mitile simbolo della tradizione gastronomica anconetana e Presidio Slow Food, è al centro di una crisi ambientale che ha portato le autorità a posticipare l’inizio della pesca al 15 giugno 2025, anziché il consueto 15 maggio. Questa decisione è stata presa per tutelare la sopravvivenza della specie, messa a dura prova da una combinazione di fattori climatici e ambientali.
Le cause del divieto
1. Innalzamento delle temperature marine
Durante l’estate 2024, le acque del Conero hanno raggiunto temperature eccezionali, arrivando fino a 30°C, valori superiori a quelli di molti mari tropicali. Questo riscaldamento anomalo ha indebolito il bisso, il filamento con cui il mosciolo si ancora agli scogli, rendendolo più vulnerabile al distacco e alla morte.
2. Proliferazione delle mucillagini
Le alte temperature e la stabilità delle condizioni marine hanno favorito la formazione di mucillagini, aggregati organici che, affondando sui fondali, hanno soffocato i moscioli e ostacolato la loro riproduzione.
3. Siccità e diminuzione dei nutrienti
La scarsità di piogge ha ridotto l’apporto di nutrienti dai fiumi al mare, limitando la disponibilità di cibo per i moscioli e compromettendo la loro crescita e riproduzione.
4. Pesca illegale e disturbo dell’habitat
La pesca non regolamentata, sia professionale che sportiva, ha contribuito al declino della popolazione di moscioli, disturbando l’habitat naturale e impedendo il corretto insediamento dei giovani mitili.
Le misure adottate
In risposta a questa situazione critica, le autorità locali, in collaborazione con le cooperative di pescatori e Slow Food, hanno deciso di posticipare l’inizio della pesca al 15 giugno 2025. Questa misura mira a garantire una maggiore tutela della specie e a permettere un recupero delle popolazioni di moscioli.
Il punto della situazione
Ad oggi, nonostante la moria quasi totale della stagione scorsa, il mosciolo selvatico è tornato a ripopolare le nostre scogliere. Uno dei motivi principali del divieto è che i moscioli non hanno ancora raggiunto le dimensioni minime per poter essere pescati e anticipare la pesca metterebbe a rischio l’intero ciclo riproduttivo. Per salvaguardare la specie e garantire una pesca sostenibile nel futuro, è fondamentale rispettare il periodo di fermo e permettere ai mitili di svilupparsi pienamente.
La situazione del mosciolo di Portonovo è emblematica degli effetti concreti del cambiamento climatico sugli ecosistemi costieri. Servono interventi strutturali: un monitoraggio scientifico costante, la promozione di pratiche di pesca responsabile, campagne di sensibilizzazione e una governance locale attenta alle esigenze dell’ambiente.
Il mosciolo non è solo un alimento: è un patrimonio del territorio. E come ogni patrimonio, va protetto.